Il nostro desiderio, quando abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio al circolo polare artico in inverno (per la precisione a Febbraio), era quello di vedere la splendida aurora boreale, ma ahimè purtroppo non siamo stati così fortunati. Avevamo poco tempo a disposizione e su 6 giorni siamo riusciti ad intravedere solo una piccola e molto breve aurora la penultima sera; nonostante ciò però il viaggio al circolo polare artico ci ha lasciato emozioni indescrivibili, ricordi indelebili di paesaggi meravigliosi, resi ancora più speciali dalla magia della neve.
Per i motivi sopra citati, abbiamo scelto di dedicare i pochi giorni a disposizione alla visita del nord del Paese, ma ci sono così tanti luoghi meravigliosi nel resto del territorio, che la Norvegia merita sicuramente un’altra visita. Con i suoi infiniti fiordi e isole, tutte collegate da ponti e tunnel subacquei, le montagne innevate a picco nell’oceano e le numerose spiagge, la Norvegia offre al visitatore ampie possibilità di divertimento, attività sportive e paesaggi meravigliosi.
TOUR FAI DA TE DI 6 GIORNI
Tromso, la capitale artica della Norvegia
Con un breve scalo ad Oslo arriviamo a Tromso, capitale del nord della Norvegia.
Tromso è la cittadina più abitata al di sopra del circolo polare artico, e appena atterrati sulla pista innevata si viene catapultati subito nello spirito ghiacciato del nord. Noleggiata un’auto all’aeroporto (auto grande, con sedili riscaldati e gomme chiodate), trascorriamo a Tromso due giorni, visitando a piedi la città: la famosa cattedrale artica Ishavskatedralen (presente in tutte le cartoline di Tromso), la biblioteca nazionale e il museo polare al porto. Potete trascorrere un po' di tempo in giro per la città, tra i locali di shopping caratteristici e i ristorantini di pesce, e con la funivia Fjellheisen potete raggiungere il monte Storsteinene, da dove si gode di una vista mozzafiato su tutta la città e il paesaggio circostante.
La seconda notte decidiamo di pernottare sull'isola di Sommaroy, un’isola di fronte Tromso a circa un’oretta di auto, lontano dalle luci cittadine, nella vana speranza di avere una maggiore possibilità di vedere l’aurora boreale; purtroppo il cielo quella sera era nuvoloso, e quindi ci siamo goduti solo l’aria frizzantina di una fredda notte d'inverno in un fantastico lodge.
<<Volendo potete prendere parte ad una delle tante escursioni organizzate notturne in bus, che vi porteranno in luoghi isolati, per circa 2-3 ore, alla ricerca dell’aurora boreale.>>
Il mattino seguente si parte verso sud, facendo tappa al “Kvaloya husky”, dove avevamo prenotato un’escursione su una slitta trainata dagli husky. Lì abbiamo conosciuto gli abitanti della fattoria locale e i loro tantissimi cani, ci è stata offerta una bevanda calda da sorseggiare vicino al fuoco, e abbiamo fatto un divertentissimo giro sulle slitte trainate dagli husky, attraversando paesaggi sconfinati e boschi innevati dove regnava un silenzio assoluto...è stata un’emozione unica che ricorderò per sempre nel mio cuore.
Isole Lofoten…l’arcipelago incantato
Nel pomeriggio ripartiamo verso sud, e dopo un viaggio di circa 6 ore, tra strade ghiacciate e attraverso una bufera di neve, arriviamo finalmente a Svolvaer, porta d’ingresso alle isole Lofoten. Svolvaer è una piccola cittadina sul mare, ai piedi di imponenti montagne innevate, che rappresenta principalmente una buona base di appoggio per esplorare le isole Lofoten, e per l’escursione a Trollfjord, con una buona offerta di hotel, ristoranti, supermercati e negozi di shopping. Noi abbiamo alloggiato allo Scandic Svolvaer, situato su una piccola isoletta raggiungibile tramite un ponte.
Dal porto di Svolvaer il mattino seguente si parte per una gita in gommone al Trollfjord, il fiordo più stretto al mondo…e vi assicuro che lì su un gommone in mezzo all’oceano, nonostante la nostra tuta da sci con sopra le tute termiche fornite dall'agenzia, è stato l’unico momento di tutto il viaggio in cui il freddo si è fatto davvero sentire!!! L’escursione è stata fantastica, siamo giunti fin dentro il fiordo, che presenta un’apertura strettissima, l’acqua era completamente ghiacciata tanto che non siamo potuti addentrarci oltre, abbiamo visto le aquile volteggiare sopra di noi alla ricerca di pesci da pescare sotto lo strato di ghiaccio, e i delfini saltare in lontananza. Al ritorno dalla gita ha iniziato a nevicare…meraviglioso!
Nel pomeriggio proseguiamo l’esplorazione di queste meravigliose isole, nonostante stia imperversando una bella bufera di neve… visitiamo la chiesa di Kabelvag (Vagan Kirke) e la spiaggia di Rorvikstranda. Il programma era quello di proseguire per Henningsvaer (la cosiddetta “Venezia delle Lofoten”), ma nevicava davvero tanto e non si riusciva a vedere granchè, per cui abbiamo deciso di ripartire subito, ripromettendoci di rivedere questi luoghi lungo la strada del ritorno. Giungiamo così alla seconda isola (Vestvagoy) per pernottare a Ballstad, piccolo paesino dalle caratteristiche casette rosse ai piedi di un monte, dove ci concediamo un bel riposo e una cenetta nel ristorante locale, aspettando che la bufera di neve passi.
Il mattino seguente per fortuna il meteo era più clemente, i nuvoloni finalmente stavano lasciando il posto al blu del cielo, e siamo ripartiti per un’altra giornata esplorativa nelle meravigliose isole Lofoten. Prima tappa per ammirare le spiagge di Uttakleiv e Haukland, e di Unstad beach, nella parte nord dell’isola, interamente ricoperte di neve; giungiamo poi nella terza isola (Flaksadoy), dove ci fermiamo per una breve visita al villaggio di Vikten (famoso per la produzione di vetro soffiato) su Vareid beach, e proseguiamo costeggiando il lago Storvatnet (al centro dell’isola). Assolutamente meritata la breve deviazione per il piccolo e caratteristico villaggio di pescatori di Nusfjord, nel sud dell'isola; ritornando lungo la strada principale si può ammirare la Flakstad Kirke (a mio avviso la chiesa più bella delle Lofoten), la spiaggia di Ramberg, la spettacolare strada a ponte di Fredvang, per giungere infine ad Hamnoy sull'ultima isola, dove ci fermiamo per la notte.
Ed è proprio la sera ad Hamnoy, che in mezzo alle strade ghiacciate, abbiamo intravisto una piccola e poco intensa aurora boreale…è stato comunque emozionante anche se di breve durata! Abbiamo soggiornato nei famosi “rorbuer”, le antiche case dei pescatori locali, piccole casette rosse in legno, talvolta poste a palafitte nell’oceano, che ora sono state convertite per il turismo a lodge, più o meno accoglienti.
Dal lungo ponte che collega Hamnoy a Sakrisoy c’è la famosissima vista delle casette rosse di Hamnoy con l’imponente montagna alle loro spalle!
Il giorno seguente lo dedichiamo all’esplorazione dell’ultima isola, Moskenesoy, con i caratteristici villaggi di Hamnoy, Sakrisoy, Reine con il suo belvedere e il piccolo villaggio di A (con il nome più corto al mondo!). Sulla strada del ritorno godiamo nuovamente dei meravigliosi panorami del lago Storvatnet, ritorniamo sulla caratteristica strada a ponte di Fredvang, e infine finalmente con il sole, riusciamo arriviamo alla piccola cittadina di Henningsvaer. Definita da molti come la “Venezia delle Lofoten”, per le caratteristiche case e strade che si affacciano direttamente sull’acqua, questa cittadina è uno dei piccoli gioielli delle isole Lofoten. A partire dalla strada che arriva ad Henningsvaer, piena di curve sotto le alte montagne a picco sull’oceano, i numerosissimi isolotti di fronte, e il famoso campo da calcio sul mare circondato da migliaia di stoccafissi appesi, questa cittadina vi sorprenderà e forse la amerete tanto quanto la vera Venezia!!!
Il nostro viaggio al circolo polare artico è purtroppo giunto al termine…con un breve volo interno da Narvik ritorniamo ad Oslo, dove decidiamo di passare l’ultimo giorno di questo meraviglioso tour norvegese per esplorare a piedi la città, modernissima capitale, ricca di luci, palazzi di vetro, auto elettriche e gente folle che fa il bagno nel fiordo ghiacciato dalle tante saune galleggianti!
Info di viaggio:
abbigliamento pesante, intimo termico, guanti, sciarpa e cappello di lana
macchina fotografica
carta di credito (i contanti non servono)
costo della vita molto alto
documenti e telefonia come nel resto d'Europa (la Norvegia fa parte del patto Schengen)
una buona dose di pazienza…prima o poi l’aurora boreale vi sorprenderà!
Di seguito il link dove potete trovare i nostri video:
https://www.youtube.com/watch?v=90gr3sra5p8 (Go proHero 9 black)
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